Che fine ha fatto Jessica Hyde, l’eroina della distopica Utopia? Le notizie in rete non sono tranquillizzanti ed è la seconda volta che il progetto Utopia naufraga.
Un portavoce dello streamer ha purtroppo dato la notizia che nessuno avrebbe voluto. Il thriller di cospirazione apocalittico di Gillian Flynn, lanciato nel periodo di Halloween, non tornerà per una seconda stagione
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Un miracolo: le ragioni di opportunità hanno, per una volta, la meglio sulle ragioni economiche o è una pia illusione? Playblog.it prova a cercare gli impedimenti tecnici per la mancata trasmissione, da parte di Amazon Prime, della seconda serie: forse è stata poco apprezzata, forse Amazon ritiene di non investire su questo progetto.
Descriviamo brevemente la trama per i non appassionati del genere:
Jessica Hyde ( Sasha Lane) non è soltanto il personaggio di un fumetto ma una ragazza utilizzata come cavia per sperimentare alcuni virus.
Il padre della ragazza nasconde informazioni sugli esperimenti all’interno di un comic soon.
L’antagonista di Jessica e dei suoi amici Nerd è il Dottor Christie, l’ideatore di una carne vegetale che potrebbe fermare lo sfruttamento delle risorse della terra.
Un personaggio poco chiaro, estremamente ricco, eccentrico e determinato nella realizzazione di un piano diabolico: orchestrare una finta pandemia per far precipitare la popolazione nel panico; l’azienda del dottor Christie finge a quel punto di trovare il vaccino ma qual è l’inquietante effetto collaterale del vaccino venduto a caro prezzo ai governanti? Il composto chimico sterilizza i vaccinati ponendo fine al sovraffollamento del pianeta.
Va detto, per gli appassionati, che Utopia nasce come serie inglese. Le differenze, rispetto all’originale, sono molte, tuttavia Amazon, col suo remake, ha avuto il merito di divulgare una trama geniale già in epoca Covid: la serie è uscita ufficialmente, in un Amazon ancora libero, il 30 0ttobre 2020.
Perché allora ci sono state delle remore per quanto riguarda la seconda serie? Sconvenienza? Pressioni? Censura? I temi in effetti sono forti e davvero troppo vicini a ciò che stiamo vivendo.
A tvserial.it la sceneggiatrice Gillian Flynn ha affermato che si sarebbe detta disposta a superare il tema della pandemia se Amazon si fosse dichiarata interessata alla serie.
La Flynn non è una che si lascia intimidire ma sa che è molto difficile portare avanti la trama originaria adesso:
Me lo aspettavo! Mi piace scrivere cose che suscitano reazioni forti e aprono dibattiti; so però che parlare di pandemia dentro una reale situazione pandemica può creare apprensioni.
Gillian Flynn
Scrive Ben Travers in IndieWire:
“Utopia’s” heroes set out to destroy dangerous vaccinations — an idea that, on its own, sounds far more disturbing right now than it did in 2013.
Di fatto la seconda serie di Utopia sta incontrando notevoli perplessità perché i punti di contatto con l’attualità sono troppi e una parte dell’opinione pubblica, quella maggiormente indipendente, rifiuta la campagna unidirezionale di informazione a cui è quotidianamente sottoposta.
Ci troviamo nella condizione politico-psicologica per cui una serie ha la capacità di far tremare la costruzione delle grandi case farmaceutiche?
Il timore, di questo passo, è che anche il celebre Cassandra Crossing, film di fantapolitica prodotto nel lontano 1977 che accusa l’OMS di coltivare virus pandemici, possa essere considerato un’opera d’arte deviata.
Le immagini del rogo dei libri voluto da Hitler durante la nazificazione delle menti tedesche sono già così lontane?
Buon vaccino a tutti.
Rosa Johanna Pintus
Foto tratte da utopiafandomtv.com e da recensioni Amazon