Si vota per finta
Si vota per finta perché il Rosatellum è soltanto un Mattarellum addolcito: anziché bastonarci con il bastone per la sfoglia, ci pungono con profumate spine.Mi torna sempre in mente quel monologo di Daniele Luttazzi.
Un monologo che non ricordo più nel dettaglio ma che era irriverente e serissimo; si trattava forse di una delle ultime apparizioni in TV del comico, lui tuonava sarcastico che a furia di prenderselo laddove tace il sole, gli Italiani avrebbero cominciato a provare piacere.
Dunque il Rosatellum fa meno male, è più erotico, perché “vedi non vedi” e “capisci non capisci”.
Vincono le alleanze, non le idee; vince l’inciucio, non l’opinione degli Italiani: un’evidente legge-casta che mira a mantenere i privilegi dei gattopardi. E che gattopardi! Senza stile, senza nobiltà, senza elettori! Fingono, per lo più, di curare gli interessi della grassa borghesia anche se una frangia, la Meloni-Salvini, tenta di sedurre periferie più vicine a Casa Pound che alla Lega; che i due Matteo siano due mercanti, e non due politici, è evidente: Matteo Renzi vende fumo, Matteo Salvini vende odio.
La maggioranza degli elettori diffida di loro che però, in virtù del Rosatellum, vinceranno.
E questo è drammatico.
Le pulzelle e l’uomo nero
Dittatura non significa sangue e purghe, significa impossibilità di scegliere. L’ Italia non vive i colori scarlatti dei colpi di stato dell’America Latina (altrimenti si ribellerebbe), è piuttosto vicina a una situazione orwelliana in cui la cultura viene sostituita dal qualunquismo, dall’ignoranza, dall’emergente violenza delle persone più fragili, dal controllo totale su ogni aspetto della vita:
Il potere non è un mezzo, è un fine. Non si instaura una dittatura con l’intenzione di tutelare una rivoluzione; invece si fa una rivoluzione con lo scopo di stabilire una dittatura.
Il fine della persecuzione è la persecuzione.
Il fine della tortura è la tortura.
Il fine del potere è il potere.Chi governa uno stato simile esercita un potere assoluto, può riplasmare la realtà a suo piacimento.
Il partito vi diceva che non dovevate credere né ai vostri occhi né alle vostre orecchie.
Forse, a pensarci bene, un pazzo non era altro che una minoranza formata da un solo uomo.
Citazione di 1984, Orwell, tratta da http://www.shakespeareinitaly.it/1984frasiecitazioni.html
Si parla del diritto della privacy quando questa non esiste: la tecnologia ha sostituito l’esercito e siamo circondati da spie senza rendercene conto.
E certo non intendo demonizzare lo strumento, dico solo che i più furbi hanno la chiave della mente e gestiscono a piacimento le nostre emozioni: si punta il dito contro i migranti fingendo di proteggere le donne, geniale!
Le donne difese da quella stessa destra che le vorrebbe casalinghe ineccepibili o schiave del sesso.
Perché se gli uomini non lavorano è colpa delle donne che hanno sottratto loro il posto.
Se la funzione docente è sottopagata è perché si tratta di un lavoro femminile.
What men think
E tutta la campagna contro Virginia Raggi, contro Chiara Appendino, contro Maria Elena Boschi, contro Laura Boldrini?
Sono gli Italiani a non gli stranieri a gettare fango sulle donne.
Ciononostante il messaggio della destra è quello di un partito che difende le indifese pulzelle dall’uomo nero.
Ma non era stato Salvini a paragonare la Boldrini a una bambola gonfiabile?
E, ben prima di lui, Silvio Berlusconi aveva definito la Merkel “inchiavabile“.
Per cui cosa può portare una donna non solo a votare ma anche a candidarsi per questa destra?
Sinceramente è incomprensibile, ci troviamo di fronte a una situazione da Maidhand’s tale.
E non ce ne rendiamo conto.
I carnefici del diritto
E la sinistra cosa fa? Zitta zitta e molto scaltra, in perfetto stile radical chic, elimina i diritti e finge di sconfiggere la disoccupazione.
In realtà crea contratti ma aumenta l’occupazione a discapito del diritto:
Ero stato assunto all’Ekom, certo…ma per cento ore mi davano 280 euro. E cosa ci faccio con 280 euro? Niente. Devo vivere a casa ma io lavoro proprio per andarmene da lì e farmi la mia vita!
Chi parla è Ivan (il nome è di fantasia) dell’estrema periferia di Genova. Vengono considerati legali contratti da schiavi, se non ti adegui al si
Contratti precari e non contratti flessibili perché le cose vanno chiamate col loro nome: se il lavoro manca, il contratto diviene una concessione.
La sinistra ci chiede di essere grati alla mano che ci paga, al padrone che ci sfrutta. Perché tale gratitudine sia sentita, abitua gli studenti all’alternanza scuola-lavoro. E questi lavorano convinti di imparare un mestiere, in realtà si tratta di un sistema perverso che fornisce manodopera gratuita.
Non ci si fa molto caso ma la lingua conta, eccome se conta! La scuola ti educa alla politica aziendale e ti vuole mediocre.
Lo afferma Enzo Pennetta sul criticato blog di Claudio Messora e per me, che insegno, è evidente.
La sinistra, dicevo, è più scaltra come, del resto, Stalin era più scaltro di Mussolini: i grandi padri insegnano. Accade così che rimpiangiamo D’Alema, tutto si può dire su D’Alema ma -a conti fatti-era meglio di Renzi (o forse agiva davanti a una platea di Italiani non ancora lobotomizzati).
Un esempio sui metodi dittatoriali dell’attuale sinistra è fornito dalla campagna sulle vaccinazioni; non entro nel merito se sia giusto o sbagliato ma, da madre, ritengo sia giusto battersi per la libertà del singolo.
Questa libertà è stata tolta.
Per quanto riguarda la politica sull’immigrazione, sinistra e destra attuano gli stessi princìpi con modalità differenti: l’odio urlato dalla destra trova piena attuazione nella politica di Minniti.
Un firmamento pentastellato
E il Movimento Cinque Stelle? Apparentemente in vantaggio, più per la delusione che per la convinzione degli elettori, rischia di non poter governare.
Che cosa dovrebbe fare per vincere? E se si alleasse con quei partiti che prenderanno il 3-6%? Sarebbe una follia? Forse sì, di certo è l’unica soluzione per far piazza pulita.
Rosa Johanna Pintus
Beh è difficile non attaccare Laura Boldrini, una immigrazionista
pro gender fuori da ogni contatto con la realtà o Maria Elena Boschi
esponente di quel capitalismo liberale e disumano che voi criticate
(banca Etruria ricorda qualcosa??…).
La verità è che quando si attacca una donna non lo si fa perché di sesso femminile, ma a causa della sua incompetenza e della sua
totale mancanza di meriti effettivi!
Ti concedo la Boschi: ha sbagliato ma, se fosse stata un uomo non l’avrebbero trattata così. La Boldrini invece ha tutta la mia stima.
Ti ricordo che in un paese “normale” la Boschi si sarebbe dovuta dimettere subito e non sarebbe ancora senatrice,
quindi mi sembra abbastanza evidente che la stampa non sia stata così dura e misogina come si vuol far credere;
per quanto riguarda la Boldrini, beh posso solo dirti:
“De gustibus non est disputandum”….